Vincitori del premio H.C. Andersen Festival


La sezione A degli orsetti della scuola dell'infanzia di Barge capoluogo ha partecipato al Concorso “Premio H.C. Andersen Festival – Baia delle favole di Sestri Levante 2018”, aggiudicandosi il primo premio nella categoria scuola dell'infanzia. Il titolo del racconto è “Il mistero della tigre scomparsa” e il premio è stato accompagnato dalla seguente motivazione: “la fiaba è originale, con accenti surreali, dal finale inatteso, che con linguaggio divertente, rivaluta il ruolo dei più piccoli”.  La giuria che ha valutato l'opera era formata da Severino Colombo, giornalista nella redazione culturale del Corriere della sera, Bruno Luverà, giornalista parlamentare e conduttore della rubrica sul Tg1 “Billy, il vizio di leggere”, Enrico Macchiavello, illustratore, e Massimo Righi, direttore del quotidiano “Il Secolo XIX”.

Il giorno 9 Giugno una delegazione di bambini, con le rispettive famiglie, insieme alle insegnanti hanno presenziato alla premiazione con grande emozione, ritirando il premio e un libro per ciascun bambino in cui sono state pubblicate le favole vincitrici di ciascuna categoria.

Le insegnanti hanno scelto di partecipare al Concorso perché “in questo anno scolastico i bambini della sezione A sono stati coinvolti in un laboratorio di lettura sul tema della diversità, partendo proprio da una situazione vissuta in classe. Siccome l'interesse per i libri e dell'inventare e costruire storie aumentava ogni giorno di più, abbiamo deciso di proporre alla sezione di partecipare all'Andersen Festival”. L'idea che il festival si svolgesse in un luogo di mare è piaciuta molto ai bambini. Nel laboratorio di lettura sulle diversità è emerso come “molte volte quello che può sembrare un piccolo ed insignificante lombrico, che striscia lentamente, in realtà nasconde una gran forza e un gran coraggio al punto da ingoiare una tigre intera e diventare la star di un circo”. I bambini hanno ideato il racconto e ognuno ha contribuito portando le proprie idee. Tutti erano d'accordo nella scelta di scrivere una storia che facesse divertire chi l'avrebbe letta. Chi avrà il piacere di leggere questa favola scoprirà un finale inatteso, come si legge nella motivazione della giuria, frutto delle idee dei bambini che come sovente accade sanno sorprenderci con la loro fantasia.

Quest'esperienza è stata estremamente arricchente per le insegnanti, ma soprattutto per tutto il gruppo classe: “i legami si sono rafforzati e le diversità, che inizialmente creavano disagio e malessere, sono piano piano diventate un punto di forza”. Questa è la magia della favola.