I sabati del prolungato 2023

I sabati del prolungato 2023

 

Orto condiviso del Comune ("Giardino per tutt*, tutt* per un giardino"), Puliamo il Mondo ("Legambiente"), siti UNESCO-ZEA: si chiude all’insegna della collaborazione con gli enti del territorio la prima parte dei sabati a tema del tempo prolungato della scuola secondaria di primo grado.

Sabato 30 settembre gli alunni hanno finalmente visto l’inaugurazione ufficiale da parte dell'Amministrazione Comunale degli orti condivisi e hanno potuto mostrare il lavoro di coltivazione che portano avanti ormai da tre anni, visto che avevano iniziato a produrre ravanelli, pomodori, patate ecc. già prima che l’area venisse sistemata con tutti gli appezzamenti da coltivare e i cassoni. A rendere ancora più interessante la giornata sono stati gli interventi sulle piante presenti nel giardino e sulle farfalle proposti dagli Orti Generali, così come il laboratorio tenuto da Marco Levrino sul suolo e reso possibile grazie al contributo di Legambiente. 

Legambiente protagonista anche nel pomeriggio del 30 settembre, quando con Puliamo il Mondo sono stati raccolti i mozziconi di sigaretta sparsi in giro per le strade e piazze cittadine: l’impressionante quantità raccolta ha fatto riflettere tutti, studenti, insegnanti e amministratori, sul problema di un rifiuto che purtroppo molti non considerano tale e continuano a gettare a terra come se fosse un materiale biodegradabile.

 

Sabato 21 ottobre è invece arrivato il primo appuntamento con il progetto Siti naturali UNESCO e ZEA, anch’esso legato all’orto didattico e alla riduzione dei rifiuti: gli alunni, che hanno potuto conoscere in quest’occasione le attività del Parco del Monviso, sono saliti ad Ostana per visitare l’agriturismo A nostro mizoun,  con le coltivazioni di erbe officinali e l’allevamento di alpaca e capre cashmere, esempio attuale di come si possa vivere la montagna e vivere in montagna con attività che dal punto di vista della produzione dei rifiuti sono quasi a zero; nel pomeriggio il museo etnografico di Ostana è stato l’occasione per immergersi nella vita rurale di un tempo e rendersi conto di quanto tutto fosse autoprodotto da quelle comunità agricole e di come legno, lana, canapa bastassero per tutte le necessità della vita quotidiana senza dover ricorrere alla plastica.